Autore: Energia Per lo Sviluppo
PROGETTO “SVILUPPO ECONOMICO ECOSOSTENIBILE E MIGLIORAMENTO DELL’ACCESSO ALL’ ACQUA PER IL TERRITORIO DI MERINA DAKHAR” REGIONE TOSCANA
PROGETTO “SVILUPPO ECONOMICO ECOSOSTENIBILE E MIGLIORAMENTO DELL’ACCESSO ALL’ ACQUA PER
IL TERRITORIO DI MERINA DAKHAR” REGIONE TOSCANA
Anno: | 2021-2022 |
Dove: | Villaggio di Ndawene, Comune di Merina Dakhar, Regione di Thies, Senegal |
Attività Svolte: | Trasformazione di un pozzo manuale in pozzo elettrico alimentato da impianto fotovoltaico con sistema di accumulo dell’acqua. Incluso realizzazione di campo per la coltivazione, dotato di vasche per la raccolta di acqua e formazione degli operatori locali per le attività di coltivazione. |
Il progetto è stato avviato a seguito dell’aggiudicazione del bando della Regione Toscana per i progetti
di cooperazione internazionale. A seguire i dati relativi al bando.
Direzione Competitività della Toscana e Autorità di Gestione Settore che ha adottato l’atto di impegno:
Settore Attività Internazionali e di attrazione investimenti Estremi atto di assegnazione: D.D. 18357 del
14/10/2020 Oggetto dell’atto: L.R. 26/2009 – Avviso pubblico per la presentazione di proposte di Progetti
Semplici di Cooperazione Internazionale ex punto 1.2 dell’Allegato A alla delibera di Giunta n. 577/2020,
approvato con Decreto n. 8569 del 4 giugno 2020: approvazione graduatoria Progetti Semplici 2020,
assegnazione finanziamenti e impegno risorse IMPORTO IMPEGNO: € 16.245,33 IMPORTO LIQUIDAZIONE
2021: € 16.245,33
Obbiettivi
Realizzare undici impianti fotovoltaici per l’elettrificazione delle zone urbane esterne e di piccoli edifici pubblici in ciascun villaggio. Il progetto prevedeva inoltre l’automatizzazione di un pozzo manuale esistente, in modo da poter irrigare e coltivare un terreno adiacente in uno dei villaggi.
Risultati
Nel corso d’opera, sono stati realizzati undici impianti, estendendo così la fornitura elettrica a undici villaggi e assicurare l’alimentazione di alcune prese elettriche al servizio di piccoli utilizzatori.
L’elettrificazione del pozzo manuale nel villaggio di Dalak 2 ha ottimizzato l’approvvigionamento idrico, destinato, grazie a questo intervento, all’irrigazione e alla coltivazione di uno dei terreni adiacenti al pozzo, appositamente delimitato e recintato.
Partners
Povertà energetica: che cos’è? Come combatterla?
L’accesso all’energia è una condizione fondamentale per lo sviluppo. Ad oggi, circa 1,2 miliardi di persone (il 16% della popolazione mondiale) non ha alcun accesso all’energia elettrica. Circa il 95% degli ‘energy poors’ (i ‘poveri di energia’) è concentrato in Africa Sub-Sahariana e nelle zone più povere dell’Asia. Interi villaggi rurali soffrono di una marginalizzazione – non solo geografica per l’assenza di infrastrutture adeguate – ma anche energetica, a causa della mancata connessione alla rete di distribuzione.
La povertà energetica non ha solo conseguenze immediate, come sulle condizioni di vita (scarsa sicurezza domestica, metodi di illuminazione o di generazione di elettricità con metodi alternativi altamente inquinanti o intossicanti, impossibilità di conservare farmaci per la mancanza di refrigerazione o per il personale medico di operare di notte), ma mina anche le possibilità di formazione e di istruzione, di fare impresa, di crescita e socialità. Le maggiori vittime di questa forma di povertà, sono le donne e i bambini. Questi hanno infatti il compito di raccogliere la legna, o l’acqua necessaria per la sussistenza quotidiana, dovendo camminare spesso per lunghi chilometri prima di trovare la fonte – per poi tornare indietro con il carico e dedicarsi alle faccende domestiche. In questa routine basata sulla sussistenza, c’è poco spazio per nuove opportunità di formazione e di emancipazione della figura femminile e per l’istruzione necessaria alla gioventù.
La morfologia, la povertà e l’instabilità politica e delle istituzioni di molti paesi africani rendono inoltre difficile lo sviluppo di una rete elettrica nazionale capillare.
È opportuno quindi intervenire con soluzioni off-grid (non connesse con la rete ed in grado di fornire elettricità autonomamente), alimentate da una risorsa gratuita e di facile fruizione, come l’energia solare. Favorendo lo sfruttamento delle risorse rinnovabili, è possibile inoltre contribuire ad abbattere le emissioni di CO2 e contrastare quindi il cambiamento climatico.
Energia Per lo Sviluppo, attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione e l’automatizzazione di pozzi manuali già presenti sul territorio, vuole quindi contrastare la povertà energetica, contribuendo al raggiungimento dell’accesso universale all’energia.
Solo assicurando energia pulita, economica e moderna sarà possibile iniziare un circolo virtuoso fatto di opportunità, crescita, sviluppo ed emancipazione per i Paesi meno sviluppati.
Carbon Credits e Energia per Lo Sviluppo
Il progetto Antonio Giaffreda non si distingue solo per la qualità e la quantità dei benefici che apporterà ad una massa importante della popolazione, ma anche per l’approccio progettuale innovativo che lo rende un modello di cooperazione internazionale all’avanguardia, riuscendo anche a produrre benefici per l’ambiente, grazie alla certificazione dei Carbon Credits.
I Carbon Credits sono dei titoli che vengono riconosciuti da un Ente Internazionale autorizzato, a fronte della realizzazione di interventi che consentono la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera unitamente all’apporto di benefici economico-sociali alle popolazioni di Paesi in via di sviluppo. I Carbon Credits prodotti, che vengono erogati per i sette anni successivi alla realizzazione, possono quindi essere ceduti alle aziende virtuose, prevalentemente del Nord del pianeta, che decidono di intraprendere un percorso di riduzione delle proprie emissioni di CO2 e che, dopo aver effettuato interventi sulle proprie strutture (vedi impianti fotovoltaici, inserimento di auto elettriche, ecc), integrano ulteriori riduzioni con l’acquisto di questi titoli, concorrendo comunque all’abbattimento delle emissioni su scala planetaria.
Gli impianti di pompaggio che realizzeremo saranno infatti dotati di un sistema di potabilizzazione che consentirà alle popolazioni di non ricorrere alla bollitura di acqua per l’utilizzo potabile come attualmente effettuato, ma in modo diverso, grazie ad un sistema di potabilizzazione alimentato da fotovoltaico e ad impatto zero, con notevole risparmio di legname e quindi di emissioni di CO2 in atmosfera. Oltre ai tre impianti di pompaggio che realizzeremo prossimamente, abbiamo incluso in questo progetto anche la potabilizzazione dei due pozzi già realizzati in passato, oltre ad un terzo impianto costruito nel 2016 dal Comune di Merina Dakhar in propria autonomia.
La vendita dei Carbon Credits prodotti consentirà ad EPS di finanziare e realizzare ulteriori interventi negli anni a venire, grazie al contributo economico ricevuto. Un modello innovativo di cooperazione, che non vede molti altri esempi al momento in Italia, e che ci rende ancora più orgogliosi di quello che facciamo.
Per saperne di più:
– Progetto Antonio Giffreda
– Carbon Credit Wikipedia
Visita Guidata all’Abbazia di Vallombrosa
Visita Guidata
all’Abbazia di Vallombrosa
Sabato 28 Ottobre
PROGRAMMA
Ore 15: Ritrovo presso l’Abbazia di Vallombrosa. Visita guidata con personale specializzato.
Ore 17: Merenda presso l’ex Segheria dell’Abbazia (con schiacciata, affettati e torte fatte in casa)
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
18€ a persona (visita e merenda) Gratis per bambini sotto i 12 anni
DOVE
Loc. Vallombrosa, 115, 50066 Vallombrosa, Reggello (FI)
PRENOTAZIONI
Per email all’indirizzo:
info@energiaperlosviluppo.org
Telefonicamente a:
Elisabetta (380-3037562) o Laura (347-0005158)
Progetto MorModou
Progetto MorModou
Un ponte per la solidarietà
Anno: | 2012 |
Dove: | Undici villaggi rurali nel Comune di Merina Dakhar, Regione di Thies (Senegal) Dalakh (intervento pozzo), Telly, Gade Niandoul, Thienene, Ngninguene, Ndiobene, Koudiane2, Darou Kane, Dalakh 1, Ndiombil, Ndiaby, Ker Dao Gaye |
Attività Svolte: | Installazione di undici impianti fotovoltaici per l’illuminazione pubblica dei villaggi e l’alimentazione di prese elettriche a uso collettivo. Automatizzazione, tramite una pompa solare, di un pozzo manuale già esistente. |
Il progetto MorModou è dedicato ai due senegalesi uccisi il 13 Dicembre 2011 in Piazza Dalmazia (FI), dal gesto xenofobo di un folle. Samb Modou e Diop Mor hanno solo avuto la sfortuna di incrociare quell’uomo per strada. EPS ha quindi onorato il loro sacrificio dedicando a entrambi il terzo progetto in Senegal, contribuendo a rafforzare il rapporto tra la comunità italiana e senegalese. Il progetto inizialmente prevedeva la realizzazione di dieci impianti fotovoltaici in altrettanti villaggi della regione di Thies, completamente privi di qualsiasi forma di energia prima dell’intervento. EPS ha inoltre compiuto l’elettrificazione di un pozzo manuale pre-esistente, per consentire l’irrigazione di un’area coltivabile in prossimità del villaggio interessato.
Obbiettivi
Realizzare undici impianti fotovoltaici per l’elettrificazione delle zone urbane esterne e di piccoli edifici pubblici in ciascun villaggio. Il progetto prevedeva inoltre l’automatizzazione di un pozzo manuale esistente, in modo da poter irrigare e coltivare un terreno adiacente in uno dei villaggi.
Risultati
Nel corso d’opera, sono stati realizzati undici impianti, estendendo così la fornitura elettrica a undici villaggi e assicurare l’alimentazione di alcune prese elettriche al servizio di piccoli utilizzatori.
L’elettrificazione del pozzo manuale nel villaggio di Dalak 2 ha ottimizzato l’approvvigionamento idrico, destinato, grazie a questo intervento, all’irrigazione e alla coltivazione di uno dei terreni adiacenti al pozzo, appositamente delimitato e recintato.
Partners
Progetto Teo Tanturli
Progetto Teo Tanturli
Per dare luce al futuro
Anno: | 2011 |
Dove: | Dieci villaggi nel comune di Merina Dakhar, Senegal Thiekene, Thiekeir, Koudiane, Keur Djadie, Nguiguiss Tibo, Keur Thiare, Loucouck Ciss, Loyene Niock, Thiounene, Loucouc Fall Off |
Attività Svolte: | Installazione di dieci impianti fotovoltaici per l’illuminazione pubblica dei villaggi |
Il secondo progetto di EPS è stato dedicato alla memoria di Teo Tanturli, un giovane brillante di diciannove anni, scomparso a causa di un tragico incidente stradale. Teo affrontava la vita con serenità, spensieratezza, allegria e serietà. Sapeva voler bene e farsi voler bene, per questo tutti i suoi amici, i compagni di scuola e di pallanuoto non hanno esitato a supportare l’iniziativa, trasmettendo ad EPS una grande fiducia nel futuro. Grazie a questo caloroso sostegno, EPS ha potuto installare dieci impianti fotovoltaici in altrettanti villaggi rurali nel Comune di Merina Dakhar.
A conclusione del progetto, EPS ha inoltre collocato delle targhe commemorative, in modo che il ricordo di Teo possa rimanere vivo anche molto lontano da casa e negli abitanti dei villaggi che non lo hanno mai conosciuto, ma che gli saranno sempre grati per aver portato l’energia elettrica.
Obbiettivi
Lo scopo del progetto era quello di migliorare le condizioni di vita della popolazione locale grazie alla costruzione di dieci impianti fotovoltaici che potessero garantire l’illuminazione pubblica nelle aree esterne di ciascun villaggio, di alcune scuole e di un piccolo ambulatorio (Case de Santé) adibito per poter svolgere modeste attività di pronto soccorso e al parto.
Risultati
Grazie all’installazione degli impianti fotovoltaici, gli abitanti dei villaggi interessati hanno potuto finalmente beneficiare della luce dei lampioni accesa durante le ore serali, potendo quindi prolungare le attività come leggere, lavorare, giocare, studiare…
L’illuminazione dell’ambulatorio, sebbene non presidiato da medici professionisti, ha comunque comportato un miglioramento delle condizioni sanitarie, in quanto si è reso possibile esercitare con buona visibilità anche la sera.
Gli interventi del progetto Teo Tanturli hanno interessato in totale 3257 beneficiari, di cui 1104 uomini, 917 donne e 1346 giovani e bambini.
Partners
Progetto Armando Bondi
Progetto Armando Bondi
Dalle Parole ai Fatti
Anno: | 2014 – 2015 |
Dove: | Undici villaggi rurali nel comune di Merina Dakhar, Senegal Bar Diai, Dalakh 2, Darou Thiam, Diockou Sathiam, Gouye Ndioro Babacar, Kane, Keulene, Loyene Mbar, Merina Thioune, Sine Macoumba, Tibar, Loucouck (realizzazione pozzo) |
Attività Svolte: | Costruzione di undici impianti fotovoltaici per l’alimentazione di lampioni e utilizzatori pubblici. Elettrificazione, tramite fotovoltaico, di un pozzo manuale esistente. |
Armando, milanese d.o.c., era entrato a far parte del gruppo EPS nella Primavera del 2010, poco dopo la sua fondazione. Forte della sua lunga esperienza professionale e nella cooperazione internazionale, Armando è stato essenziale per il suo gruppo di “toscani”, fornendo tante istruzioni e nozioni importanti, delle quali è stato fatto tesoro per svolgere al meglio tutte le attività. Armando è stato fin da subito un amico e una pietra miliare per le attività di EPS: appena definito gli interventi del primo progetto “Carlo Zangarelli”, Armando si offrì di realizzare gli impianti fotovoltaici previsti e di formare un tecnico locale. Sfortunatamente, negli anni successivi Armando ha dovuto combattere contro una terribile malattia alla quale dovette arrendersi nel Novembre 2013.
Il progetto ha visto la realizzazione di undici impianti fotovoltaici in altrettanti villaggi rurali completamente privi di elettricità. Grazie all’utilizzo del fotovoltaico, EPS ha inoltre automatizzato un pozzo manuale inutilizzato, in modo da aumentare l’approvvigionamento idrico e consentire la coltivazione.
Obbiettivi
Il progetto presentava due obiettivi principali: realizzare undici impianti fotovoltaici per alimentare dei lampioni pubblici e degli utilizzatori al servizio delle comunità degli villaggi rurali; e l’elettrificazione, tramite fotovoltaico, di un pozzo manuale esistente ma inutilizzato a causa della scarsa capacità estrattiva, in modo da permettere l’irrigazione di un terreno coltivabile.
Risultati
Tutti gli impianti previsti sono stati realizzati, con grande entusiasmo delle comunità locali che hanno potuto godere dei benefici dell’energia elettrica negli spazi pubblici. Il pozzo automatizzato adesso consente l’estrazione di circa 10.000 litri di acqua da destinare all’irrigazione di un terreno coltivabile di 5.000 mq, dedicato alla coltivazione di ortaggi. La gestione delle attività agricole è stata affidata a una comunità di donne, appositamente formate dall’agronomo partner locale, Lamine Diouf.
A esse spetta il compito di decidere le colture più adatte, non solo alla sussistenza, ma anche per essere rivendute al mercato e in nuovi canali commerciali.
Progetto Antonio Giaffreda
Progetto Antonio Giaffreda
Per un ciclo virtuoso e sostenibile
Anno: | 2017 – 2018 |
Dove: | Cinque villaggi rurali nel Comune di Merina Dakhar Regione di Thies (Senegal) |
Attività Svolte: | Trasformazione e automatizzazione di cinque pozzi manuali pre-esistenti grazie all’utilizzo del fotovoltaico. Formazione di cooperative agricole composte da donne che si occuperanno della coltivazione e vendita dei prodotti. |
Dopo sette anni di attività e 36 villaggi elettrificati con successo, EPS ha deciso di intraprendere una nuova, ambiziosa sfida: la trasformazione di cinque pozzi manuali esistenti, praticamente inutilizzati, in pozzi elettrificati alimentatati da fotovoltaico che consentiranno la coltivazione di circa cinque ettari di terreno.
Questo quinto progetto è dedicato ad Antonio Giaffreda, fondatore dell’azienda MEF – Distribuzione Materiale Elettrico con sede a Firenze, tristemente scomparso a causa di una grave malattia. Il progetto, fortemente desiderato e supportato dalla famiglia e della Fondazione Antonio Giaffreda, vuole onorare e ricordare un uomo che con la sua capacità e il suo gran cuore, ha costruito non solo un’importante azienda, ma anche un’unica grande famiglia con i dipendenti e i collaboratori.
Obbiettivi
L’obiettivo del progetto è di costruire cinque pozzi distribuiti in cinque villaggi diversi, a disposizione anche delle comunità limitrofe, in modo da raggiungere circa 5.000 persone. Ciascun pozzo è in grado di assicurare l’estrazione di 10.000 Lt d’acqua al giorno e favorire quindi la coltivazione di cinque ettari di terreno. Lo studio morfologico preventivo consente inoltre di preservare la falda acquifera dai rischi di esaurimento.
La gestione delle attività agricole sarà affidata a delle cooperative di donne, appositamente formate dall’agronomo locale, Lamine Diouf. Sarà loro compito individuare le colture più adatte strategicamente, non solo per soddisfare il livello minimo di sussistenza, ma anche per essere vendute in vari canali commerciali.
Risultati
Tutti e 5 i pozzi previsti sono stati realizzati, in modo da fornire 50.000 Lt di acqua potabile al giorno a 5 villaggi diversi e favorire la coltivazione dei campi limitrofi. Come inizialmente previsto, le attività agricole sono state affidate alle donne delle comunità locali, debitamente formate e organizzate in cooperative. Per la vendita dei prodotti agricoli sono stati individuati diversi canali commerciali, anche in cooperazione con altre organizzazioni internazionali e locali conosciute durante la missione di Aprile 2018.
Sono state inoltre indicate le figure di Lamine Diouf, Serigne Mor Nguirane e Bamba Djitte come responsabili della manutenzione e del monitoraggio di tutti i pozzi, orti e dei 36 impianti fotovoltaici costruiti in questi otto anni di attività.
Grazie alla donazione dell’Azienda Ospedaliera di Careggi, EPS ha potuto anche consegnare un nuovo ecografo e diverso materiale sanitario al Poste de santée di Merina Dakhar.
Partners
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Rafforzamento Presidio Sanitario di Kelle
Rafforzamento Presidio Sanitario di Kelle
Anno: | 2016 |
Dove: | Kelle, Regione di Louga, Senegal |
Attività Svolte: | Installazione di un impianto fotovoltaico per assicurare continuità nella fornitura elettrica. Spedizione di materiale sanitario e medicinali. |
Il progetto, svolto in collaborazione con la Regione Toscana e il Centro Cooperazione Internazionale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi, prevedeva il rafforzamento della fornitura elettrica del presidio sanitario di Kelle. Il centro, nonostante avesse già disponibilità di energia elettrica dalla rete di distribuzione, soffriva di frequenti black out, anche nella fase notturna, creando importanti difficoltà soprattutto per i parti. EPS ha quindi provveduto a installare, presso il centro, un impianto fotovoltaico da 1,5kWp con un inverter PSS. Questa soluzione, grazie al gruppo di batterie gestite dall’inverter,
fornisce continuità elettrica al sistema anche in caso di mancanza di energia dalla rete.
Il progetto prevedeva anche la donazione di materiale sanitario e di medicinali da parte dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi.
Obbiettivi
Obiettivo del progetto era quello di migliorare l’utilizzo del presidio sanitario di Kelle attraverso soluzioni che potessero assicurare una fornitura elettrica costante e affidabile, anche nelle ore notturne. In questo modo si possono garantire servizi sanitari più efficaci, migliorando, conseguentemente, anche le condizioni di vita degli abitanti.
Risultati
Grazie all’impianto installato da EPS, il presidio sanitario adesso opera senza intermittenze nella fornitura elettrica. Questo si è tradotto in un miglioramento delle condizioni sanitarie e di vita degli utenti del centro, che possono quindi usufruire di servizi adeguati.
Partners
Progetto Carlo Zangarelli
Progetto Carlo Zangarelli
Dalle Parole ai Fatti
Anno: | 2010 |
Dove: | Quattro villaggi nel comune di Merina Dakhar, regione di Thies (Senegal) Comunità Merina Dakhar: Ndiaye Thioro Comunità Ndande: Ndiah da Te, Santhiou Mour, Daraay Sode |
Attività Svolte: | Installazione di quattro impianti fotovoltaici, tutoraggio e formazione tecnica del personale locale. Fornitura medicinali e materiale ospedaliero. |
Il primo progetto di EPS, dedicato alla memoria di Carlo Zangarelli, ha previsto la costruzione di quattro impianti fotovoltaici in altrettanti villaggi nel comune di Merina Dakhar, nella regione di Thies in Senegal. La sua realizzazione è stata possibile grazie alla preziosa collaborazione con il Sig. Armando Bondi, insegnante di materie tecniche in pensione, fortemente dedicato alle cause umanitarie.
Armando, oltre che realizzare materialmente gli impianti in Senegal, ha esercitato anche l’attività di tutor nei confronti di un giovane senegalese, Oumar Konate, al quale EPS ha potuto donare un futuro professionale come installatore. La formazione, avvenuta in due fasi, aveva lo scopo di rendere Oumar completamente operativo e capace di affrontare indipendentemente gli aspetti tecnici relativi all’installazione degli impianti fotovoltaici. Per questo Oumar è stato ospitato prima presso la sede di Chelli S.r.l. a Pontassieve (Settembre), dove ha appreso i ‘trucchi del mestiere’, e poi ha potuto affiancare e supportare Armando durante la realizzazione degli impianti in Senegal.
Obbiettivi
Lo scopo del progetto era quello di migliorare le condizioni di vita della popolazione locale grazie alla costruzione di quattro impianti fotovoltaici che potessero garantire l’illuminazione pubblica nelle piazze principali dei villaggi. Il progetto mirava anche alla formazione di un tecnico installatore locale, nella speranza che questo trasferimento di conoscenze potesse favorire l’imprenditorialità locale e quindi la formazione, in futuro, di una cooperativa di tecnici.
Risultati
Attraverso l’effettiva installazione degli impianti fotovoltaici, le quattro piazze dei villaggi hanno potuto finalmente vedere una nuova luce, con grande entusiasmo degli abitanti, specialmente dei bambini. Grazie alla formazione di Armando, Oumar Konate ha potuto supportare attivamente l’installazione degli impianti e divenire il punto di riferimento logistico e operativo di EPS in Senegal.
Grazie al supporto e alle donazioni dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi (Firenze), è stato inoltre possibile fornire medicinali e materiale sanitario al Centro Ospedaliero Regionale di Thies.