Progetto Armando Bondi

Dalle Parole ai Fatti

Anno: 2014 – 2015
Dove: Undici villaggi rurali nel comune di Merina Dakhar, Senegal
Bar Diai, Dalakh 2, Darou Thiam, Diockou Sathiam, Gouye Ndioro Babacar, Kane, Keulene, Loyene Mbar, Merina Thioune, Sine Macoumba, Tibar, Loucouck (realizzazione pozzo)
Attività Svolte: Costruzione di undici impianti fotovoltaici per l’alimentazione di lampioni e utilizzatori pubblici.
Elettrificazione, tramite fotovoltaico, di un pozzo manuale esistente.

Armando, milanese d.o.c., era entrato a far parte del gruppo EPS nella Primavera del 2010, poco dopo la sua fondazione. Forte della sua lunga esperienza professionale e nella cooperazione internazionale, Armando è stato essenziale per il suo gruppo di “toscani”, fornendo tante istruzioni e nozioni importanti, delle quali è stato fatto tesoro per svolgere al meglio tutte le attività. Armando è stato fin da subito un amico e una pietra miliare per le attività di EPS: appena definito gli interventi del primo progetto “Carlo Zangarelli”, Armando si offrì di realizzare gli impianti fotovoltaici previsti e di formare un tecnico locale. Sfortunatamente, negli anni successivi Armando ha dovuto combattere contro una terribile malattia alla quale dovette arrendersi nel Novembre 2013.

Il progetto ha visto la realizzazione di undici impianti fotovoltaici in altrettanti villaggi rurali completamente privi di elettricità. Grazie all’utilizzo del fotovoltaico, EPS ha inoltre automatizzato un pozzo manuale inutilizzato, in modo da aumentare l’approvvigionamento idrico e consentire la coltivazione.

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Obbiettivi

Il progetto presentava due obiettivi principali: realizzare undici impianti fotovoltaici per alimentare dei lampioni pubblici e degli utilizzatori al servizio delle comunità degli villaggi rurali; e l’elettrificazione, tramite fotovoltaico, di un pozzo manuale esistente ma inutilizzato a causa della scarsa capacità estrattiva, in modo da permettere l’irrigazione di un terreno coltivabile.

Risultati

Tutti gli impianti previsti sono stati realizzati, con grande entusiasmo delle comunità locali che hanno potuto godere dei benefici dell’energia elettrica negli spazi pubblici. Il pozzo automatizzato adesso consente l’estrazione di circa 10.000 litri di acqua da destinare all’irrigazione di un terreno coltivabile di 5.000 mq, dedicato alla coltivazione di ortaggi. La gestione delle attività agricole è stata affidata a una comunità di donne, appositamente formate dall’agronomo partner locale, Lamine Diouf.
A esse spetta il compito di decidere le colture più adatte, non solo alla sussistenza, ma anche per essere rivendute al mercato e in nuovi canali commerciali.